Alla scoperta delle Cinque terre e del Golfo dei poeti: turismo 2.0

Francesca Anzalone, travel blogging cinque terre e golfo dei poeti

Immagina una giornata tra bellezze paesaggistiche mozzafiato, cultura e enogastronomia lontano dallo stress della strada, e adesso leggi il mio tour.

“Così tra questa immensità, s’annega il pensiero mio. E naufragar m’è dolce in questo mare”, queste le rime leopardiane che mi sono venute alla mente mentre la barca del Consorzio Marittimo Turistico Cinque Terre e Golfo dei Poeti scivolava sulle acque blu cobalto. E mentre affascinata dai paesaggi delle coste ascoltavo le informazioni che venivano trasmesse, mi sorprendevo ancora una volta davanti alla straordinaria cultura che in ogni angolo l’Italia distribuisce.

Metti la voglia di passare una giornata lontana dalla quotidianità e il desiderio di fare scoprire a tua figlia (10 anni) le coste liguri in un modo coinvolgente e senza stress di code in auto, per godere di ogni suo sguardo, sorriso e attenzione. Metti la voglia di una giornata all’insegna della bellezza, del relax e del desiderio di scoprire il territorio, ecco gli  ingredienti di una giornata verso le Cinque terre e il Golfo dei poeti. Luci, colori, suoni del mare e grandi emozioni hanno reso unica e indimenticabile questa giornata.

A questo tour va tutto il mio #danonperdere! E ora vi racconto perché.

Siamo partite alle 10:00 dal Club Nautico di Marina di Carrara dopo aver fatto colazione sulla terrazza, intente nello studio della carta della costa che il Consorzio Marittimo Turistico Cinque Terre e Golfo dei Poeti ci aveva fornito. Ed ecco la motonave Beluo attraccare per farci salire, con una capacità di 350 persone e velocità 30 nodi, col suo fondo blu mare e i suoi sedili bianchi: direzione Porto Venere. “Benvenuti a bordo, il Capitano con il suo equipaggio vi danno il benvenuto. Siamo diretti a Porto Venere circa 50 minuti di navigazione, in cui faremo un’ora di sosta”. Le informazioni logistiche non sono mancate, ma soprattutto quelle culturali che hanno accompagnato ogni tratta.

Siamo state sedute in alto per goderci il panorama, il venticello e il sole beneficiando così di una piacevole vista sulla costa. La voce ci presenta i paesi che incontriamo e fornisce approfondimenti storici.

Il Golfo dei Poeti va da Porto Venere a Lerici, due splendide località della Riviera di Levante al cui centro si trova La Spezia, cuore del Golfo. Nel paesaggio si susseguono borghi di mare, chiese e castelli medievali sul mare, spiagge di sabbia e case color pastello.

 

Consorzio Marittimo Turistico Cinque Terre e Golfo dei poeti

 

Nel 1606, sempre a scopo difensivo, su uno battuto dal mare, a ponente dell’isola Palmaria, venne costruita la fortezza di Torre Scola, che fu poi bombardata dalla flotta inglese nel 1800 ed oggi è una pittorica vestigia nel meraviglioso panorama del Golfo.

Fortezza di Forte Scola, 1606

Nella parte più occidentale del golfo di La Spezia si trova il caratteristico borgo di Portovenere che deve  il nome ad un tempio eretto in epoca romana in onore di Venere Ericina, costruito sull’attuale promontorio di San Pietro.

Portovenere

Qui un breve video dal mio account Instagram, enjoy!

 

 

La bellezza mozzafiato di questo borgo ci ha letteralmente rapite! Un’ora per scoprire la grotta Byron, la Chiesetta di San Pietro, acquistare qualche souvenir e goderci una bibita fresca. Ah! il #musthave di Portovenere di questa estate il ciambellano flou! un vero colpo d’occhio di colore nello stretto tra l’isola Palmaria e Portovenere!!! Non potevamo resistere ….

Cortesia, gentilezza e sorrisi non sono mancati nella barca, e soprattutto raccomandazioni sulla puntualità. Destinazione Monterosso, l’ultima delle cinque terre. Ed eccoci di nuovo in navigazione assaporando ogni dettaglio della costa e delle spiegazioni, tra paesini affacciati sul mare, bellezze naturali e storia locale eccoci finalmente a destinazione ….

 

Monterosso ci attendeva con la sua parte antica e moderna per 3 ore di sosta in cui goderci i colori del mare, le acque verdi e in certi punti cristalline, un buon pranzo e per noi uno stabilimento balneare in cui rilassarci tra un tuffo e l’altro!

E per chi come me viaggia sempre e vede valige ovunque … eccovi svelato il segreto, questo è lo scrigno del comando per le manovre in porto.

Vi lascio dunque con un tuffo di Violante nella bellissima Monterosso

La suggestiva tratta del ritorno che invece di ripercorrere lo stretto tra Portovenere e la Palmaria ci ha permesso di scoprire le isole di Tino e Tinetto con tutti i particolari storici.

E vi saluto con gli occhi curiosi, pieni di luce, colori e scoperte di Violante!