La semantica del brand: dalla parola al piano editoriale, un’opportunità per la crescita del team e della reputazione – #consapevolmenteconnessi

Il codice comune genera senso di appartenenza, crea relazioni funzionali, fiducia e coerenza tra comunicazione online e offline. Il tuo è già stato creato?

Ti sei mai chiesto se il tuo brand o il tuo corporate hanno una semantica precisa e puntuale? Se il linguaggio utilizzato è sempre coerente nelle parole? E se il cliente finale si sente parte della tua realtà attraverso termini specifici? Hai aggiornato recentemente il vocabolario condiviso dal tuo intero team?

Me lo chiedo in continuazione, ma soprattutto lo chiedo ogni volta che entro in una nuova azienda per fare formazione, per una consulenza, per migliorare le relazioni del team. E sai una cosa che mi colpisce sempre quando al primo incontro metto insieme l’AD, le varie figure strategiche e qualche referente della segreteria e del customer service? Tutti hanno voglia di raccontare e di presentare l’azienda, ma ognuno lo fa con una terminologia propria. Il mio lavoro inizia esattamente da qui, dal mettere in condivisione la terminologia per costruire un codice comune, dove ciascuno si senta rappresentato e dove la mappatura semantica sia la base di un percorso di costruzione e di crescita comune, non solo per la comunicazione ma anche per generare il senso di appartenenza interno ed esterno al gruppo. La mappatura delle parole “giuste” da utilizzare è semplice e visivamente accattivante nella sua schematizzazione, ma è il frutto di analisi, riflessioni, confronti, competenze critiche e scelte di un team. Leggi l’articolo completo della mia  rubrica #ConsapevolmenteConnessi su Uomini&Donne della Comunicazione