Addetto stampa Blogspost di Francesca Anzalone

L’addetto stampa, chi è e cosa fa nell’era digitale, scopri le professioni della comunicazione #consapevolmenteconnessi

C’era una volta l’addetto stampa prima del web e c’è il nuovo addetto stampa che conosce tutte le opportunità del web.  Per fare l’addetto stampa nelle PA è necessario essere giornalisti, mentre per aziende private non lo è. Se hai pensato a questo professione per il tuo futuro, ti lascio con qualche informazione utile e se hai curiosità, non esitare a contattarmi.

Forse non tutti sanno che dopo la nascita di mia figlia (oggi quattordicenne) aprii un Blog per mantenere la connessione con il mio ambito professionale e si chiamava proprio “Addetto stampa”. All’epoca lo costruii su Blog spot, la piattaforma che permetteva velocemente di aprire un Blog in pochi passi. Era il luogo in cui condividere note, appunti e contenuti legati a questa professione; ovvero l’ argomento, oltre che delle mie consulenze e servizi, anche dell’attività di formazione e docenza accademica che continuavo a svolgere.

Ma veniamo alla professione di Addetto stampa, ovvero chi è e cosa fa nell’era del digitale. Si tratta di un professionista della comunicazione che lavora all’interno dell’ufficio stampa. E’ la connessione tra l’azienda, ente, istituzione per cui lavora e i media. Il suo ruolo è quello di promuovere, valorizzare e fare percepire positivamente l’organizzazione per cui opera agli esponenti dell’informazione  con cui entra in contatto. Oggi la sua attività quotidiana copre sia l’offline che l’online.

Nello specifico l’attività che svolge quotidianamente si focalizza su:

  • La preparazione dei comunicati stampa  (leggi tutti i post dedicati a questo argomento nell’archivio storico del “vecchio Blog”) – ovvero lo strumento principale attraverso il quale l’addetto stampa fornisce ai giornalisti tutte le informazioni necessarie attorno alle quali costruire la notizia. Il comunicato stampa è un documento ufficiale con regole precise che viene inviato ai giornalisti, caricato sulla press area online e distribuito sui social con il fine di generare attenzione verso i media a 360° a partire dai giornalisti fino a coinvolgere blogger, influencer e opinioner del web.
  • La preparazione dei post del Blog istituzionale e la loro distribuzione sui canali social – ovvero la pianificazione di un piano editoriale annuale di tutti i contenuti che si vogliono trasferire all’esterno da parte dell’organizzazione per cui si lavora. Si tratta delle News release attraverso le quali si vogliono tenere aggiornati non solo i media in generale, ma anche i clienti, i fornitori, e tutto l’ecosistema che ruota attorno all’azienda/ente/organizzazione.
  • Le call ai media – ovvero le telefonate ai giornalisti per verificare se il comunicato stampa è arrivato, è stato letto e preso in carico, e se vi sono materiali di approfondimento richiesti. Le call, oggi sostituite dalla messaggistica istantanea, sono l’occasione per avviare una conversazione con il giornalista e per ricevere un feedback rispetto all’argomento, al taglio e all’opportunità di uscita. Al fine di essere efficaci è importante conoscere i tempi di redazione per non disturbare in momenti inopportuni, sapere come presentare l’argomento brevemente e puntando sulle leve migliori.
  • La rassegna stampa – ovvero l’analisi quotidiana di tutte le uscite sui media. Per questa attività esistono strumenti sempre più evoluti e servizi di rassegna stampa in abbonamento che supportano in maniera efficace ed efficiente l’addetto stampa. Il digitale in questo è un ottimo alleato perché grazie ai Big Data e all’analisi dei dati complessi restituisce informazioni decisamente utili non solo sulla qualità del lavoro, ma anche su aspetti quantitativi che possono venire condivisi con l’ufficio marketing.
  • La rassegna web – ovvero la rassegna che prende in esame il web e analizza la percezione e la reputazione dell’ente, organizzazione per cui lavora. Anche per questa attività esistono strumenti sempre più evoluti e servizi in abbonamento utili ed efficaci.

L’addetto stampa gestisce le relazioni con i giornalisti, i blogger, gli influencer e gli opinioners dal punto di vista dei contenuti

Tra le competenze principali l’addetto stampa deve saper conversare con i target in maniera efficace. Deve avere chiari gli obiettivi dell’attività, una strategia ben definita attraverso la quale soddisfare le esigenze del cliente e contestualmente quelle del giornalista. Un equilibrio non sempre “facile da mantenere”. Una delle principali criticità di questa dinamica è la non notiziabilità dell’informazione che si vuole fare uscire. Spesso, infatti, per i non addetti, manca la consapevolezza di cosa è una notizia e cosa è invece un’informazione di tipo commerciale.

La mediazione è una delle doti che non possono mancare all’addetto stampa 😉

Il database è lo strumento fondamentale sul quale costruire la propria strategia.  Da moltissimi anni insegno a come costruire il database giornalisti al fine di rendere più efficace ed efficiente l’attività di selezione in base alla strategia identificata.

L’attività di ufficio stampa deve seguire una strategia di media relations ben definita che, oltre ad avere chiari i contenuti istituzionali, itarget, e le “dimensioni” (locale, regionale, nazionale, internazionale), deve essere consapevole di tutti gli strumenti e i canali attraverso i quali condividere i contenuti.

Saper gestire le relazioni con buone maniere, tempestività e responsabilità

Le buone maniere non passano di moda, sbarcano anche online e si possono imparare. Ti lascio un suggerimento, la bravissima Elisa Motterle

Ma veniamo a noi, un buon addetto stampa sa come relazionarsi al meglio con i suoi interlocutori sia al telefono, sia via messaggistica istantanea (ricordiamoci che la velocità non deve farci perdere di qualità e di rispetto), sia durante le LIVE che  negli eventi in presenza che spero ricomincino presto!

Capacità di ascolto offline e online

Uno degli aspetti principali sui quali è importante lavorare per prepararsi al meglio a questa attività è l’ascolto. Saper ascoltare le conversazioni e saper produrre adeguatamente le risposte migliori nel minor tempo possibile sono punti chiave di questa professione. Online le conversazioni ci insegnano quotidianamente che cosa interessa, quali sono le informazioni necessarie, come devono essere presentate; offline attraverso le call e anche la messaggistica istantanea sempre più asciutta e veloce.

In questo post ti ho parlato delle attività quotidiane, ma ci sono una serie di altre attività che deve seguire, organizzare e presidiare, dunque non perderti le prossime uscite. Se ti va seguimi sui social e scopri i corsi dedicati alle competenze digitali.

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I prossimi contenuti collegati: 

  • l’addetto stampa tutte le attività;
  • come si redige il comunicato stampa
  • come si svolge una conversazione tra l’addetto stampa e il giornalista
  • cosa contiene una rassegna stampa?
  • come si costruisce il database giornalisti?
  • come si costruisce una strategia per l’attività di ufficio stampa?
  • come si ascoltano le conversazioni?
  • come gestire la voce nelle conversazioni online e telefoniche (è sempre questione di obiettivi)

Hai domande o curiosità? Sarà un piacere risponderti 🙂 E se non lo hai ancora fatto, non dimenticare di acquistare il libro: Ufficio stampa e digital PR, la nuova comunicazione, Hoepli.

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