Psico trappole, come disinnescarle? Recensione al libro di Giorgio Nardone

Psico trappole di Giorgio Nardone

Psico trappole, la sofferenza che ci costruiamo da soli. Sono rimasta immobile, rileggendo quelle righe, più e più volte. E con quell’aria stralunata mi sono detta e ridetta, avevo la soluzione in mano e continuavo a girare in tondo senza sosta? Questo è stato l’effetto della prima volta in cui mi sono imbattuta in Giorgio Nardone, al quale oggi devo tantissimo della mia crescita.

Ma torniamo al libro: Psico Trappole di Giorgio Nardone, psicologo e psicoterapeuta italiano che nel 1987 ha fondato ad Arezzo insieme a Paul Watzlawick, il CTS Centro di Terapia Strategica. Il libro è uno dei numerosissimi saggi che Nardone ha scritto con l’intento di divulgare concetti complessi per destinarli al grande pubblico. Il libro arriva diretto, in maniera semplice, ma come una luce che acquisisce sempre più potenza, diventa dirompente. Sì, perché spezza un meccanismo che applichiamo senza neppure accorgerci. Il libro non è un fresco di stampa, ma sicuramente un ever green da non perdere, e da questo ho acquistato tutti i volumi dell’autore.

Nella mia vita i libri rappresentano sempre la cura giusta; arrivano nel momento opportuno e si palesano su uno scaffale nelle librerie o sui tavoli, appoggiati lì, come a dire “sono qui, cosa aspetti”. Vado spesso in libreria e non esco con meno di 5 o 6 volumi. Ricordo ancora quel momento, era un anno complesso, avevo idee, voglia di fare, ma la sensazione che avevo era quella di sentirmi imprigionata. Non riuscivo a trovare la chiave per interrompere quel meccanismo, eppure volevo interrompere qualcosa che sentivo essere limitante. La metafora del criceto sulla ruota era nella mia testa. Riuscivo a fare molte cose ma la sensazione era quella di non riuscire a raggiungere ciò che realmente desideravo. In questi casi il mio luogo ideale è la libreria. E così, anche quella volta arrivai ad uno scaffale in cui lessi “Psico trappole” e mi illuminai. Per un’amante come me delle parole quelle suonarono come “c’è una soluzione!”. Questo libro è la soluzione, perché ci accompagna in una riflessione profonda per poi dirci, la sofferenza ce la costruiamo da soli, dunque non cerchiamo all’esterno la soluzione; l’abbiamo già a disposizione. E devo dire che così è stato.

Dalle mie parole si capisce sicuramente quanto ammiri Giorgio Nardone per la sua capacità di trasmettere concetti fondamentali per la crescita in maniera diretta, ma altrettanto per come questi saggi entrino in noi e riescano a generare una riflessione costante.

Sei prigioniera o prigioniero di ciò che hai attivato tu; sei responsabile della situazione e dunque hai anche il potere di cambiarla. Il punto è che ripetiamo sempre gli stessi comportamenti, nello specifico applichiamo lo stesso comportamento nella risoluzione di un problema. Ma attenzione alle psico trappole corrispondono psico soluzioni che possiamo mettere in atto. Che cosa possiamo fare quando siamo bloccati? Come possiamo comprendere se siamo vittime di trappole mentali?

Leggere questo volume ci permette di comprenderci al meglio, di renderci ancora più consapevoli e responsabili delle nostre azioni e delle nostre scelte.

Perché consiglio la lettura di Psico trappole?

Quando parliamo di digitale spesso ricordiamo la necessità di un nuovo mindset, di nuovi approcci, di una visione differente. Abbiamo bisogno di essere consapevolmente connessi con il contesto, con le relazioni online, sempre proiettati verso l’esterno, verso “la percezione che avranno di noi”. Ma noi, siamo davvero connessi con noi stessi? Conosciamo le trappole mentali che remano contro alla crescita?

Questo libro ci aiuta a capirci, a comprendere ciò che stiamo innescando e soprattutto ci offre soluzione per disinnescare comportamenti che ci allontanano dalla meta. Un libro per crescere, per migliorarci, ma soprattutto un supporto attivo e operativo per riconnetterci.

Quando lo consiglio? 

Ogni volta che davanti a me vedo una persona che pone “se”, “ma”, che cerca scuse e che invece di iniziare a costruire, aggiunge sul suo cammino ostacoli. Può essere uno studente, un’imprenditrice, un collega, un’amica, sicuramente una persona che sta limitando le proprie potenzialità. E se mentre leggi ti stai facendo domande, ti stai chiedendo se vedendo diversamente le cose potresti migliorare, se qualcosa ti sta bloccando, beh non esitare, è la lettura che ti aiuterà a svoltare.

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