CLAUDIO BORGHI AQUILINI “Investire nell’arte. Il nuovo oro: come salvare i risparmi dalla crisi”, Sperling & Kupfer, 2012

Sperling & Kupfer ci presenta un ottimo volume sull’Arte come forma di investimento, o meglio come “nuovo oro” per salvare i propri risparmi dalla crisi. Un interessante excursus che Claudio Borghi Aquilini puntualmente ci presenta attraverso le opportunità di un mercato in continua crescita ed espansione che sa sfruttare appieno le opportunità del web. Complimenti all’autore e all’editore. Recensione a cura di Romena Brugnerotto @rbrugnerotto

“Il quadro è un bene reale, non risente di pericoli di cambio moneta; spesso, come l’oro, non è neppure tassato e quindi mette al riparo dalla fame di denaro e dai rischi di tasse patrimoniali”.

Con queste parole Claudio Borghi Aquilini, in questo suo volume, ci introduce all’ideal’arte possa essere un’alternativa interessante di investimento.

Nel volume vengono presentati i diversi strumenti utili per orientarsi nel mondo dell’arte, dalle televendite, alle fiere e alle case d’asta presentando internet come strumento utile per massimizzare l’esperienza dei visitatori alle fiere attraverso i flussi di dati a disposizione (twitter) e tramite la geolocalizzazione, creando una sorta di “fiera diffusa”.

Sempre in riferimento al web, l’autore sottolinea come gli stessi artisti, sfruttando il personal branding e il self marketing, possono contribuire a crearsi un mercato e che, in alcuni casi, come quello di Damien Hirst nel 2008, si può arrivare ad un artista che pone in vendita le proprie opere direttamente presso la casa d’arte Sotheby’s senza passare per gallerie o collezionisti.
Per le gallerie inoltre, il web, permette la pubblicazioni di immagini ad alta risoluzione (utili a promuovere il lavoro dell’artista) e aiuta a creare un rapporto diretto e personale tra la galleria stessa e i collezionisti a patto che le gallerie continuino ad aggiornarsi sugli strumenti che possono essere più utili al loro scopo.
Cosa significa inoltre fare del collezionismo consapevole? Significa pianificare budget (valutando un obiettivo compatibile con le proprie possibilità finanziarie) e scegliere il filo conduttore, investire progressivamente e curare la documentazione degli acquisti che si sono fatti. La collezione va infine valorizzata esponendola al pubblico e segnalandola per mostre al fine di massimizzarne la visibilità “In caso di collezioni di particolare pregio (…) si potrebbe prendere in considerazione una vera a propria strategia di marketing, magari affidandone l’incarico ad alcune agenzie specializzate”.
Nel libro sono inoltre fornite delle esemplificazioni pratiche molto interessanti. Partendo da un budget di € 100.000,00 vengono proposte tre collezioni da costruire: una con opere del collezionismo astratto italiano, una con l’arte italiana degli anni ‘90 (contributo di Luca Dezzani) e una con la pittura contemporanea internazionale (contributo di Angelo Prinzo). Chi decide di avvicinarsi al collezionismo deve quindi studiare e documentarsi accuratamente oppure affidarsi a degli esperti, Art Advisors, che possono indirizzare negli acquisti.
Completano il volume una aggiornata bibliografia e una sitografia con le principali case d’aste internazionali e italiane, le fiere d’arte, forum/social network per collezionisti, informazioni, indici e prezzi di mercato, portali italiani e musei on line.
a cura di Romena Brugnerotto @rbrugnerotto

Sperling & Kupfer http://www.sperling.it/investire-nell-arte-claudio-borghi-aquilini/

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