Un comunicato stampa? me lo scrivo io e poi?

Chi opera nel settore della comunicazione e degli uffici stampa lo avrà sentito almeno un centinaio di volte come risposta da parte di un cliente. Questo perché molto spesso, come in tanti altri settori, il cliente non si rende conto del lavoro che l’addetto stampa dovrà compiere prima di redigere il comunicato e neppure si rende conto delle competenze che lo stesso addetto avrà maturato per redigere quel comunicato stampa. E a volte, preferisce risparmiare 🙂

Primo fra tutti, saprà valutare l’interesse della notizia. Ciò che può sembrare importante per il cliente può non essere così facilmente divulgativo.

La forma, l’impostazione, i termini, l’attenzione, la revisione e tutti quegli aspetti che concorrono alla presentazione di un lavoro professionale molto spesso vengono sottovalutati; la differenza si nota immediatamente soprattutto nella redemption (il ritorno mediatico della notizia). Infatti il professionista saprà catturare l’attenzione di chi quotidianamente riceve centinaia di informazioni. Attenzione però, l’attenzione corrisponde alla lettura e non, naturalmente alla pubblicazione della notizia. Chi non scrivere correttamente il proprio comunicato, magari rischia di precludersi anche questa possibilità. I giornalisti ricevono quotidianamente centinaia di informazioni, email, materiale talvolta interessante e talvolta meno, quindi un materiale ben scritto faciliterà il loro lavoro di selezione.

Per scrivere un buon comunicato stampa bisogna:

– avere la competenza di impostarlo correttamente sia nella forma che nel contenuto

– avere un’ottima capacità riassuntiva (parliamo di c.a. 2000-2500 battute)

– aver fatto una ricerca e selezione delle informazioni da diffondere

Una volta scritto poi il comunicato stampa non vive di vita propria e un professionista, anche in questo caso farà la differenza.

– saprà a chi indirizzarlo (selezione dei media)

– saprà corredarlo di materiale di supporto (foto, interviste, video) con pesi e formati adatti per non intasare la posta elettronica e semplificare l’utilizzo di tali materiali

– avrà un database aggiornato con contatti personali

– saprà rivolgersi in modo corretto ad agenzie stampa, testate, radio, tv …

Ed infine, qualora la notizia desti l’interesse prospettato,

– saprà rispondere tempestivamente con le informazioni e il materiale adeguato alle richieste

– saprà organizzare le interviste di approfondimento

Nel corso l’Ufficio stampa web 2.0 (base) oltre a tali competenze vengono anche fornite delle schede di attività con i to do per ciascun aspetto trattato.