Web Reputation: nell’era della Reputation Economy uno dei moduli di formazione #consapevolmenteconnessi

Web Reputation and Personal Brand come tutelare l'immagine

Web Reputation: nell’era della Reputation Economy uno dei moduli di formazione #consapevolmenteconnessi è un approfondimento sul tema

Viviamo nella Reputation Economy e tra web reputation personale e aziendale gran parte delle attività di comunicazione sono dedicate a fare percepire positivamente e a tutelarne il capitale. Con Reputation parliamo di un capitale immateriale, che se non ben governato e protetto va ad impattare anche sull’asset economico nel breve e nel lungo termine.

Web reputation: che cosa viene detto di noi? del nostro Brand? del nostro prodotto?

Si parla di Reputation Power, ma anche di un’attività strategica per personaggi e Corporate, Brand, prodotti che raccoglie tutto ciò che si dice attorno a quel determinato soggetto. Il tutto risponde alla domanda Come siamo percepiti? 

Nessuno ne è escluso, perché conosciamo bene le dinamiche di ricerca prima di un incontro, di una trattativa, di un incarico, di un lancio, di un progetto: ovvero “googlare” per capire meglio il nostro interlocutore, un segmento o un investimento.  Non ne è esonerato l’imprenditore, l’investitore, come il professionista o il personaggio; e neppure il brand, il prodotto o il servizio. Chi è la persona con cui andremo ad interagire? Come è percepita quell’azienda? Che cosa pensano di quel prodotto? E’ un professionista affidabile quello con cui voglio iniziare la collaborazione?

Lo facciamo per qualsiasi cosa, e lo fa davvero chiunque abbia un accesso al web. Parliamo dunque della verifica della reputazione, attività imprescindibile prima di intraprendere qualsiasi azione.  Se lo facciamo per un ristorante, un negozio fisico, uno shop online, un prodotto a basso costo, figuriamoci quando dobbiamo prendere decisioni importanti.

Ma andiamo con ordine e iniziamo a focalizzare l’attenzione su due aspetti chiave: da una parte un’attività mirata per la quale si viene chiamati in causa proprio per definire nel “qui e ora” come è percepito un determinato soggetto o argomento; dall’altra un’attività continuativa che chi si occupa di comunicazione digitale da svolgere quotidianamente per presidiare al meglio il soggetto coinvolto.

Dal Personal Brand alla Corporate Identity, dal prodotto al servizio: questione di reputazione

Uno dei moduli di approfondimento fondamentali nella formazione legata alla comunicazione digitale è proprio quello dedicato alla Web Reputation: come si costruisce la reputazione? Come si presidia? Come si tutela? Come si migliora? Ma soprattutto perché è necessario avere chiare le dinamiche di comunicazione di crisi mediatica?

Amo profondamente il mio lavoro di coordinamento e supervisione delle strategie di comunicazione digitale; lo faccio da più di venti anni. Ma ancora di più amo la crescita delle mie competenze dopo dodici anni di comunicazione di emergenza e di crisi; di analisi dei comportamenti; di mitigazione e di ri-costruzione. Questo perché mi permette ogni giorno di migliorare la consapevolezza su determinate dinamiche e lavorare sulla prevenzione dei rischi nei quali ci si può imbattere se non si presta la dovuta attenzione.

Alcuni consigli utili su come tutelare l’immagine:

Sulla costruzione, valorizzazione e promozione della reputazione digitale ci sono centinaia di volumi utili, articoli e saggi, un pò meno sulla tutela della reputazione personale e aziendale. Qui ti lascio alcune riflessioni che sono contenute nel modulo dedicato alla Web Reputation (formazione erogata da Netlife s.r.l. Società di Comunicazione e Formazione) che potrai utilizzare fin da subito nella tua attività:

  • Se sei un professionista, verifica costantemente (ogni mese) la percezione sul tuo Brand professionale. L’errore più comune è quello di credere che se noi non parliamo di noi (perdona il gioco di parole) allora non incorriamo in rischi. Per essere indicizzato in Google ti basta avere anche solo un account per un social. Verificare come compari su Google può essere il primo passo utile per iniziare a governare la tua reputazione. 
  • Di che cosa tratta il primo risultato che ti riguarda? Ricorda che più la fonte che ti menziona è nota, più questa sarà il risultato che “uscirà per primo”. Ti faccio un esempio: se sei stato menzionato in un articolo di una testata nazionale, questa sarà sicuramente il primo risultato che uscirà. La domanda che ti devi porre è: questa risposta ti rappresenta appieno come professionista? E’ ciò che vuoi che ti definisca?
  • Usciranno dunque informazioni come notizie, account social, immagini, parole chiave che definiscono il professionista, video, e tutto ciò che è presente nel web, in particolar modo sui social network. Tutto questo è sufficiente a identificare il professionista? Ne rappresenta appieno l’immagine?
  • Si parte da un’analisi quantitativa di quante volte compare ad una qualitativa, ovvero come compare. Per proseguire nel dettaglio di quali sono i tratti caratterizzanti che emergono; quali gli elementi che caratterizzano e che creano elementi collaterali.
  • Dall’analisi si identifica poi la strategia che si vuole utilizzare per governare, migliorare, costruire, o, nella peggiore delle ipotesti, ricostruire.
  • A questo punto hai un quadro su cui iniziare a lavorare, ma soprattutto a creare la tua strategia.

Da una prima istantanea di ciò che compare immediatamente ad una ricerca semplice che chiunque può condurre anche senza competenze digitali, si passa poi ad una ricerca più complessa e articolata con strumenti professionali. Ma il punto qui è riflettere su quante informazioni che non solo noi in prima persona condividiamo, ma che si trovano nel web collegate al nostro nome e cognome. L’esempio è appunto legato ad una web reputation personale ma le stesse ricerche possono essere effettuate su una web reputation aziendale, dove, oltre a tutto quanto visto si sommano anche sistemi che restituiscono aspetti economico finanziari, partnership, e qualsiasi tipo di attività collegata appunto al nome dell’azienda.

La reputazione non può essere lasciata al caso o alla fortuna

L’ultimo consiglio che mi sento di darti, oltre a quello che se ti va puoi partecipare ai webinar gratuiti o seguire i corsi di Netlife s.r.l. (scrivi a info@netlifesrl.com per avere tutte le informazioni e gli aggiornamenti) è quello di non lasciare al caso o alla fortuna la tua reputazione professionale, ma governarla, tutelarla e promuoverla con una strategia precisa in base agli obiettivi che ti sei prefissato.