Il comunicato stampa come strumento strategico per costruire la reputazione funziona ancora!

Ufficio stampa e digital PR, la nuova comunicazione - HOEPLI

Il comunicato stampa come strumento strategico per costruire la reputazione funziona ancora!

Il comunicato stampa rimane uno strumento strategico per costruire la reputazione e promuovere l’identità.  Perché investire su attività di ufficio stampa e digital PR rimane la scelta giusta? Perché non dobbiamo immaginare la comunicazione a “reparti”, ma dobbiamo costruire il progetto strategico in maniera articolata, soprattutto attraverso le relazioni tra i team.

L’errore da evitare verso lo strumento comunicato stampa 

Un comunicato stampa  è uno strumento strategico; ma può essere visto come un foglio A4 con 2.000 battute che chiunque è in grado di scrivere. Questo è sicuramente un grande errore.

Si tratta di uno strumento che permette:

  • la valorizzazione dell’immagine,
  • l’identificazione di un brand,
  • la divulgazione di un evento,
  • la promozione di un progetto,
  • la distribuzione di un’idea attraverso media e new media con un taglio commerciale.

Un comunicato stampa efficace contiene una notizia utile al giornalista, è strutturato secondo una logica (nella maggior parte il più affine possibile con quella del giornalista) e ha obiettivi e messaggi precisi. Ovvero fa parte di una strategia articolata opportunamente studiata da professionisti. Non tutto è divulgabile. Non tutto è notizia utile.  Ci sono informazioni e dati decisamente interessanti da poter ambire a spazi ampi e posizioni strategiche all’interno della stampa.  Ciò che serve è costruire quelle informazioni. Dunque essere in buoni rapporti con i giornalisti è importante, conoscere le loro esigenze di redazione fondamentale, ma ricordando sempre che non è il giornalista che decide in autonomia, e dunque dobbiamo fornirgli tutti gli elementi possibili per supportare l’uscita del pezzo.

Notiziabilità e conoscenza delle redazioni

Pensiamo ad un giornalista che ha un numero di ore a disposizione per redigere i propri pezzi e riceve migliaia di email con comunicati (spesso comunicazioni che possono anche essere autoreferenziali, pubblicitarie, prive di notiziabilità). Come seleziona le informazioni più interessanti? Sicuramente scorrendo tutto ciò che riceve, ma se è costretto a farlo velocemente per scegliere il vostro pezzo dovrà trovare tutte le informazioni che gli interessano e lo incuriosiscono immediatamente e in linea con la sua tematica di lavoro. La scelta poi non è del singolo giornalista che fa la proposta al capo redattore e che viene portata in riunione di redazione. Quindi, maggiori informazioni utili alla pubblicazione sono presenti nel comunicato, maggiori opportunità gli diamo per essere preso in considerazione.

Cosa non fare: Evitiamo di intasare la posta di un giornalista con informazioni che possono non riguardarlo.  Non facciamo perdergli tempo, ci ringrazierà. No all’invio massivo dello stesso contenuto a un intero database. Perché ricordiamoci sempre che se le mail diventano insignificanti e anzi inutili rispetto al tema trattato, finiamo direttamente nello spam.

Il comunicato stampa, la call e l’affidabilità di chi propone il pezzo

Il comunicato stampa è lo strumento strategico attraverso il quale il giornalista può comprendere se l’argomento proposto è di suo interesse o meno. Più il comunicato è strutturato in funzione di un ricevente, maggiori opportunità ci sono perché questi decida di proporlo in redazione.  Dunque personalizzare il comunicato in base alla testata è consigliato.

Ciò che va compreso è il contesto nel quale si inserisce, quindi a monte deve esserci una selezione precisa della tipologia di testata e del tipo di taglio che stiamo dando. Più questo è caratterizzato da una visione precisa, maggiori sono le possibilità di uscita. Prima di scrivere comunicati stampa è bene conoscere le testate a cui lo stiamo inviando. Ecco perché i professionisti alla mattina leggono la rassegna stampa: per comprendere i tagli, per vedere quali sono le notizie più dibattute, per comprendere lo stile di una firma piuttosto di un’altra. 

La personalizzazione che si utilizza nelle strategie di marketing è importante anche per l’attività di Media Relations. Più l’argomento e la sintesi è in linea con la testata e il giornalista più sarà presa in considerazione. Ricordiamo che questa operazione di personalizzazione caratterizza anche il mittente, ovvero più i materiali ricevuti da quella persona sono precisi, puntuali e utili, maggiore è la fiducia da parte del giornalista.

Reputation Power: sei affidabile? Sei riconosciuto come professionista?

Ed ecco che entriamo ancora una volta nel tema reputazionale: più l’ufficio stampa si dimostra affidabile, maggiori sono le possibilità di essere letti, ascoltati e di poter iniziare una conversazione costruttiva. Siamo nell’era della reputazione e dunque anche chi è il referente dell’immagine di un’azienda rappresenta aspetti positivi e può contribuire nella percezione positiva.

Perché affidarsi ad un professionista è la scelta migliore:

1) il professionista ha una visione oggettiva dei fatti, quindi non è autoreferenziale. Vi aiuterà a offrire tutti i tagli possibili al vostro messaggio, identificando la notiziabilità; ma anche a verificare eventuali criticità per evitare crisi mediatiche. E soprattutto non farà un’attività estemporanea ma costruirà una strategia consapevole sugli obiettivi che andrete a identificare insieme, in modo da non spedire a tutto l’indirizzario, ma di realizzare una selezione.

2) il professionista sa come costruire ed impaginare la comunicazione in funzione del suo interlocutore (quindi media).  Conosce come impostare le informazioni perché scrive per le testate e quindi conosce come si imposta un articolo. E quali informazioni di corredo sono necessarie.

3) Il professionista sa come impostare e personalizzare la comunicazione in base al suo interlocutore.  Costruisce la notizia sulla specifica testata. Conosce i giornalisti. Legge quotidianamente la rassegna stampa,  perché possiede un abbonamento ad uno strumento efficace. Analizza i pezzi  usciti e da questi comprende come “tagliare” quelli per i clienti. Ha l’agenda impostata sui tempi di redazione e quindi non è mai inopportuno.

4) Il professionista non fa perdere tempo al ricevente e costruisce nel tempo un dialogo.  Ciò che nel tempo garantisce al ricevente affidabilità. Per questo la reputazione del professionista è una garanzia ulteriore.

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